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Un impegno che parte dalla condivisione e che, grazie alla piena disponibilità del corpo docente, è già in fase avanzata.
L’istituto “Cap. Puglisi” di Acate, che comprende anche i plessi “Addario”, “Collodi”, “Puglisi” e “Volta”, è infatti il luogo dove “Ri-Belli” ha già potuto sperimentare i primi importanti passi del progetto nel suo complesso.
L’aspetto più importante, è l’ottima fase di dialogo e confronto che si è già attivata sia con i docenti che con le famiglie, come ci confermano i membri dell’equipe impegnata sul campo.
“C’è stata, fin dal mese di dicembre, la massima disponibilità per gli incontri, con successiva possibilità di recarci a scuola, per conoscere i docenti.
Poi, attraverso l’insegnante Immacolata Licitra, che coordina l’attività dell’istituto nell’ottica di “Ri-Belli”, abbiamo potuto organizzare, al meglio, tutto il lavoro preliminare. Le schede – proseguono i membri dell’equipe – con le relative segnalazioni di svantaggio linguistico, socio-economico e relazionale, ci sono state consegnate prima di Natale e, grazie alla piena collaborazione dei docenti, abbiamo potuto già incontrare le famiglie, convocate nelle ore di sportello e nel pieno rispetto di tutte le normative Covid, spiegando loro il progetto e i dettagli dell’affiancamento e del potenziamento dedicato ai loro figli.
Le famiglie hanno già provveduto a consegnarci le relative autorizzazioni – concludono i membri dell’equipe – e, infine, hanno anche fatto una richiesta molto interessante: ovvero, quella di poter contare su lezioni di italiano per adulti a scuola. L’obiettivo, è quello di attivare al più presto, appena la pandemia lo consentirà, anche questa possibilità, al fine di dare loro un concreto sostegno, utile a seguire, a casa, i propri ragazzi”.
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