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Una realtà multiculturale ormai pluridecennale, che vede la Scuola come luogo primario di accoglienza, inclusione e integrazione. L’istituto “Psaumide di Camarina” a Santa Croce Camerina è pienamente coinvolto nel progetto “Ri-Belli”. Monica Scalogna e Marinella Venturelli, referenti del progetto, illustrano i dettagli della partecipazione dell’istituto scolastico.
“La partecipazione del nostro istituto comprensivo al progetto Ri-Belli è legata al fatto che, a Santa Croce Camerina, è presente e radicata da decenni una realtà multiculturale, per via dell’inarrestabile flusso migratorio, in particolare dal Nord Africa e dall’Est Europa. Molti ragazzi stranieri, giunti qui, ovviamente non conoscono la lingua e la cultura italiana, e ciò per loro è spesso motivo di esclusione. Gli esclusi non sono solamente i migranti, ma anche quei ragazzi che soffrono uno svantaggio socioculturale, a causa di un contesto familiare difficile in cui vivono la loro quotidianità”.
Molto chiari, in tal senso, gli obiettivi da raggiungere. E non potrebbe essere altrimenti, per una realtà scolastica così strutturata ed efficente, spesso unica agenzia educativa presente nel territorio.
“Il nostro obiettivo è quello di garantire la parità di trattamento tra gli studenti, assicurare il successo formativo di tutti gli alunni, sostenere e rendere possibile il dialogo tra le diverse culture e realizzare così l’integrazione culturale”.
Importante, in questo senso, il contributo che può fornire il progetto “Ri-belli”.
“E’ un aiuto veramente mirato, che si sostanzia nel porsi accanto agli alunni neo arrivati e alle loro famiglie, mettendo in atto interventi di prima alfabetizzazione, facilitando così la comprensione della lingua italiana, attraverso la figura del mediatore culturale. Quello che ci aspettiamo durante e alla fine dell’attuazione del progetto, che venga sostenuto, in questo modo, l’inserimento scolastico e sociale degli alunni stranieri e di coloro i quali, più in generale, vivono una situazione di svantaggio socioculturale”.
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