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Nuovo appuntamento con “Ri-Belli per volersi bene”, laboratorio di educazione all’affettività e alla sessualità, organizzato dall’Associazione Lauretana di Vittoria.
La dottoressa Giovanna Donzelli, psicologa dell’associazione impegnata nel progetto nell’ambito della formazione dei docenti e nel laboratorio di educazione, oltre che nelle consulenze di sostegno alla genitorialità, ci racconta come è andata.
“L’appuntamento con il laboratorio di educazione alla sessualità e all’affettività, è stato dedicato ad approfondire ulteriormente la dimensione biologica e fisica della sessualità.
In particolare i cambiamenti che avvengono nel corpo durante lo sviluppo puberale.
Inizialmente i ragazzi hanno riflettuto su cosa suscita in loro la parola cambiamento, attraverso un’attività di brainstorming.
Successivamente, attraverso un questionario e l’ausilio di una sagoma maschile e femminile, si sono soffermati e poi confrontati sulle parti del corpo che sono cambiate rispetto a quando erano più piccoli e su quanto queste parti possano piacere o non piacere più di prima.
E’ emerso che lo sviluppo puberale può non essere vissuto da tutti allo stesso modo. Alcuni infatti tendono ad accettare più facilmente i cambiamenti e sono contenti del loro nuovo aspetto e si piacciono. Altri invece ne rimangono turbati, non li accettano e si sentono inadeguati.
In seguito ad un confronto e a una discussione in gruppo, i ragazzi hanno compreso che lo sviluppo puberale è un processo evolutivo naturale comune a tutti, e in quanto tale dovrebbe essere vissuto nel modo più sereno possibile, senza crearsi troppi problemi o ansie.
E qualora dovessero esserci delle parti del loro corpo che non piacciono particolarmente, invece di considerarli dei difetti, dovrebbero essere per loro stimoli per migliorarsi e piacersi di più senza lasciarsi influenzare dai modelli di perfezione trasmessi dai media.
Non esiste infatti un corpo perfetto o giusto, ciò che conta è avere un corpo ben armonizzato con la propria personalità, su cui lavorare per migliorarsi e piacersi di più, e piacere anche agli altri.
I ragazzi hanno imparato che ogni corpo è bello così come è, con i suoi pregi e i suoi difetti e può piacere proprio per la sua originalità”.
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