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Terzo appuntamento con il Laboratorio Teatrale di Ri-Belli, organizzato da Abaco – Il Teatro Conta. Fabio Guastella ci racconta le attività svolte.
“Questo terzo incontro è andato molto bene. I bambini e i ragazzi iniziano a prendere confidenza con tutte le attività che svolgiamo all’interno del nostro laboratorio.
Anche perchè ci sono attività che non molleremo, perchè sono essenziali nell’economia del percorso di crescita che stiamo avviando. Anche perchè servono per rompere il ghiaccio, concentrarsi, entrare nelle varie emozioni che, di volta in volta, chiedo loro.
Ad esempio, quando facciamo l’esercizio delle camminate, che è quello basilare per capire come muoversi, si parte dalla velocità, ma si aggiungono le emozioni.
Martedì, ad esempio, ho anche tentato un esperimento: mentre tutti i partecipanti erano fermi, a turno, solo uno doveva muoversi, comunicando un’emozione specifica.
E’ un atteggiamento molto diverso, anche perchè un conto è fare qualcosa tutti in gruppo, un conto è farlo da soli, mentre gli altri ti guardano.
Abbiamo ripreso il gioco dell’impulso, essenziale per la concentrazione, aggiungendo anche i nomi.
Infine, abbiamo anche attivato un nuovo gioco, quello dello specchio.
All’inizio a coppie, a turno, una persona si muoveva e l’altro lo imitava. Poi ci siamo allargati, in gruppi più larghi, e, infine, solo io decidevo i movimenti e tutti gli altri li copiavano, variandoli di volta in volta.
E’ un gioco molto importante, perchè è fondamentale, quando si ci trova in uno spazio scenico, avere il tempo giusto, il ritmo corretto ed un equilibrio di massima che renda la propria presenza più completa.
Successivamente ci siamo spostati nello spazio esterno e abbiamo iniziato a studiare i colori della voce. Ovvero le varie sfumature che la nostra voce può assumere, e che sono circa una trentina, complessivamente.
Io ho dato una battuta a caso, e i ragazzi, in base al colore e all’emozione che sceglievo per loro, dovevano riprodurre quella battuta, nelle varie tonalità richieste.
Sono stati, anche in questo caso, bravissimi, anche perchè una persona doveva recitare la battuta e gli altri dovevano capire quale tono stava utilizzando.
I ragazzi si sono molto divertiti, sono stati bravi, e ho potuto cogliere, al meglio, la loro risposta.
Spero davvero che il gruppo continui a crescere così anche nei prossimi incontri. Se questa è la base di partenza, faremo grandi cose”.
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